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Stare davanti a una spugna piena di buchi o a un pezzo di formaggio Emmental sembra del tutto innocuo, anzi, lo è. Ma per alcune persone è un vero problema... Stiamo parlando della La triplofobia, cos'è, i suoi sintomi e come affrontarla .
Che cos'è la triplofobia
Il termine trypophobia è apparso per la prima volta nella letteratura psicologica nel 2013, quando i ricercatori Cole e Wilkins hanno rilevato un disturbo psicologico che attanaglia le persone quando guardano certe immagini di buchi Il reazione di fronte a queste immagini è di disgusto e repulsione immediato.
La vista di schemi formati da piccole figure geometriche in stretta prossimità l'una dell'altra produce paura di questi buchi, timore o repulsione. Soprattutto, però, sono i fori coloro che scatenare la paura Si possono utilizzare anche altre forme ripetitive particolari, come cerchi convessi, punti ravvicinati o gli esagoni di un alveare.
Attualmente, la cosiddetta fobia del buco non è un disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto e, come tale, non compare nel DSM. Sebbene si chiami tripofobia, non si tratta di una vera e propria fobia. come la talassofobia, la megalofobia, l'emetofobia, l'aracnofobia, la fobia delle parole lunghe, l'apofobia, l'entomofobia o la tanatofobia, caratterizzate da un'ansia eccessiva nei confronti di un fattore scatenante e da un conseguente comportamento di evitamento.
La paura dei buchi, come abbiamo detto, è legata all'emozione del disgusto, motivo per cui una piccola percentuale di persone prova un forte senso di nausea quando vede immagini bucate.
Foto di Andrea Piacquadio (Pexels)Tripofobia: significato e origini
Per capire Che cos'è la fobia dei buchi? il significato del suo nome, le sue cause e il suo possibile trattamento L'etimologia di trypophobia deriva dal greco: "//www.buencoco.es/blog/miedo-a-perder-el-control">paura di perdere il controllo.
Sintomi della triplofobia
Oltre alla nausea, altri sintomi della fobia del buco possono essere:
- mal di testa
- prurito
- attacchi di panico
I sintomi si scatenano quando una persona vede un oggetto con buchi nelle vicinanze o forme che assomigliano a buchi.
Il mal di testa Questi sono spesso associati a nausea, mentre il prurito è stato rilevato in persone che hanno guardato immagini di buchi nella pelle, come nel caso del "seno di loto", un fotomontaggio apparso su Internet che mostrava semi di loto sul petto nudo di una donna.
Le persone che hanno paura dei buchi possono avere attacchi di panico Per esempio, quando interpreta i sintomi dell'ansia come segnali di minaccia, esponendosi continuamente a immagini che trova ripugnanti; infatti, la persona può sviluppare un comportamento ansioso e pauroso per la paura di incontrare una di queste immagini in qualsiasi momento.
Oltre a sperimentare sintomi come paura e disgusto, le persone con fobia dei buchi spesso presentano anche cambiamenti comportamentali Per esempio, evitare di mangiare certi cibi (come le fragole o il cioccolato con le bolle) o di frequentare certi luoghi (come una stanza con la carta da parati a pois).
Foto di Towfiqu Barbhuiya (Pexels)Tripofobia: cause e fattori di rischio
Le cause sono ancora sconosciute e i ricercatori ipotizzano che sia l'esposizione a determinati tipi di immagini a provocare una risposta fobica. Ad esempio, l'immagine di un polpo con gli anelli blu provoca una reazione immediata di ansia e disgusto.
La questione di ipotesi che le immagini di animali velenosi e potenzialmente letali per l'uomo siano la causa della reazione fobica. Il polpo dagli anelli blu è infatti uno degli animali più letali del pianeta, ma non solo: molti rettili, come i serpenti, hanno una colorazione molto brillante arricchita da forme circolari che possono essere percepite come fori.
È quindi possibile che i nostri antenati, che hanno dovuto imparare a difendersi da animali minacciosi, ci abbiano trasmesso fino ad oggi l'istinto innato di temere gli altri esseri viventi con una certa colorazione brillante e screziata. Allo stesso modo, è possibile che la sensazione di prurito, associata al disgusto, sia una difesa naturale della pelle contro possibili contaminazioni, siano esseda un veleno o da piccoli animali come gli insetti che potrebbero infestare, nell'immaginazione di chi ha la fobia dei buchi, il proprio corpo.
Cause evolutive
Secondo una delle teorie più diffuse, la triplofobia è una risposta evolutiva alle malattie o ai pericoli, come la paura dei ragni. Le malattie della pelle, i parassiti e altre condizioni infettive, ad esempio, possono essere caratterizzate da buchi nella pelle o protuberanze. Si pensi a malattie come la lebbra, il vaiolo o il morbillo.
I pregiudizi e la percezione della natura contagiosa delle malattie della pelle spesso causano paura in queste persone.
Associazioni di animali pericolosi
Un'altra teoria suggerisce che i fori vicini assomiglino alla pelle di alcuni animali velenosi. Le persone possono temere queste immagini a causa di associazioni inconsce.
Uno studio del 2013 ha esaminato il modo in cui le persone con la paura dei buchi rispondono a determinati stimoli rispetto a quelle che non hanno la fobia dei punti. Quando guardano un favo, le persone senza tripofobia pensano immediatamente a cose come il miele o le api, mentre quelle con la fobia dei quasi buchi provano nausea e disgusto.
I ricercatori ritengono che queste persone associno inconsciamente la vista di un nido d'api a organismi pericolosi che condividono le stesse caratteristiche visive di base, come i serpenti a sonagli. Anche se non sono consapevoli di questa associazione, possono provare sentimenti di disgusto o paura.
Associazioni con agenti patogeni infettivi
Uno studio del 2017 ha rilevato che i partecipanti tendevano ad associare le immagini di puntini ad agenti patogeni trasmessi dalla pelle. I partecipanti allo studio hanno riferito di aver provato prurito alla vista di tali immagini. Il disgusto o la paura di potenziali minacce è una risposta adattativa evolutiva. In molti casi, queste sensazioni ci aiutano a tenerci al riparo dai pericoli. Nel caso del trypophobia i ricercatori ritengono che può essere una forma generalizzata ed esagerata di questa risposta normalmente adattativa.
Foto di Andrea Albanese (Pexels)Buencoco vi sostiene quando avete bisogno di sentirvi meglio
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